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05 aprile 2022

Senato: Confapi interviene su Decreto “Taglia prezzi”

Senato: Confapi interviene su Decreto “Taglia prezzi”

 

 

Si sono riunite oggi la 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro) e la 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato. Confapi è intervenuta con il vicepresidente nazionale Francesco Napoli che ha espresso le valutazioni della Confederazione in merito al cosiddetto decreto “Taglia Prezzi” (Decreto legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina). Nel corso dell’audizione, il vicepresidente Napoli ha ricordato che a causa dell’ulteriore aumento generalizzato dei prezzi di materie prime ed energia, le piccole e medie industrie private rischiano, più delle altre, di scontare un prezzo elevatissimo che in casi estremi può anche portare alla chiusura dell’attività. Fondamentale, quindi, mettere subito in campo misure drastiche. Riguardo il provvedimento in esame, l’intervento sulla riduzione delle accise di benzina e gasolio sono un primo passo ma andrebbero drasticamente ridotte se non strutturalmente eliminate. In riferimento al credito d'imposta a favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica, apprezzabile la parziale apertura in favore delle imprese non energivore, ma allo stesso tempo Confapi evidenzia che la percentuale di sconto prevista per le Pmi, pari al 12 %, è insufficiente. Va inoltre riformato il sistema di pricing del mercato elettrico, collegando il costo dell’energia al costo di generazione attraverso un meccanismo che incentivi l’energia derivante da fonti rinnovabili rispetto a quella prodotta dalla termogenerazione.


Riguardo il settore dell’edilizia, secondo Confapi la cronica mancanza dei materiali e i costi fuori controllo di materie prime ed energia, stanno determinando delle forti perdite alle aziende del comparto per la netta sproporzione tra prezzi dei materiali contrattualizzati pochi mesi fa, e prezzi che quotidianamente vengono imposti dai fornitori, con forti rallentamenti dei lavori legati al Superbonus 110%. Confapi ha quindi chiesto di introdurre nel decreto la facoltà di rinegoziare, per causa di forza maggiore, i contratti in essere adeguandoli economicamente alle attuali condizioni di mercato e, nel contempo, prevedere una proroga di tutte le scadenze ad oggi previste per il Superbonus 110%.


Sulle disposizioni di sostegno al settore dei trasporti, Confapi condivide l’istituzione di un apposito Fondo per mitigare gli effetti economici derivanti dall’incremento dei carburanti, aumentandone però la dotazione prevista.
Riguardo il comparto turistico, Confapi chiede che il credito d'imposta IMU possa essere esteso anche ai proprietari che hanno dato in gestione gli immobili.


Infine, sulle misure per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, Confapi segnala una criticità che sta danneggiando le imprese del settore che producono aromi alcolici utilizzando quelli acquistati con accisa assolta, proponendo di escludere dall’obbligo di tenuta dei registri contabili cartacei e telematici le imprese alimentari che utilizzano tale modalità di produzione.

 

 

CONFAPI

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